L’ASSOCIAZIONE BIONOVARA

La associazione è nata da un gruppo di agricoltori biologici della Provincia che volevano riuscire a:

– dare visibilità  dei valori su cui si basa la propria filosofia di vita e filosofia aziendale;

– condividere idee, finalità  e prospettive nell’ambito dello sviluppo sostenibile in agricoltura;

– offrire esempi di buona pratica su un nuovo modello di sviluppo per creare le condizioni di migliori prospettive di mercato per sè stessi e per altri che vogliano condividere scelte analoghe;

– scambiarsi informazioni e notizie sulle tecniche di produzione, sulle opportunità  di mercato e sulla cultura dell’ecosostenibilità;

sentirsi rappresentati presso le istituzioni.

Le attività svolte da BioNovara sono:

– partecipazione a manifestazioni fieristiche per fare conoscere la realtà  delle aziende biologiche provinciali e per creare occasioni di vendita per i propri soci;

– organizzazione della festa provinciale dell’agricoltura biologica “BioNovara inFesta”.

– favorire la collaborazione fra i soci rendendo più facile l’approvvigionamento delle materie prime, come piantine da trapianto e patate da seme;

– promuovere la sperimentazione in agricoltura biologica (teli biodegradabili, riduzione dell’uso del rame sulla vite);

– collaborare con i servizi sociali per promuovere l’inserimento di persone diversamente abili nelle aziende socie;

– collaborare alla organizzazione di corsi per gli agricoltori.

L’Associazione sta lavorando per rispondere ad alcune esigenze dei soci, in particolare stanno per essere perfezionati alcuni accordi che permetteranno di:

– rendere più semplice il reperimento di materie prime (prodotti per la difesa biologica delle piante, concimi e fertilizzanti organici, sementi);

– rendere disponibili sacchetti in plastica biodegradabile per la vendita diretta delle produzioni;

– accedere ad un servizio di consulenza per gli adempimenti relativi alla certificazione;

– accedere ad un servizio di assistenza tecnica per la produzione biologica.

PERCHÉ ASSOCIARSI A BIONOVARA

Nella Provincia di Novara, dove da quasi due secoli l’agricoltura di vegetali è solo sinonimo di riso, mais, foraggio (quindi monocoltura), parlare di biologico o biodinamico in questi 30 anni ha significato spesso derisione se non commiserazione.

Associarsi è stato quindi un impulso quasi obbligato, perché molte piccole realtà produttive riunite insieme riescono spesso a farsi sentire e ad essere interlocutore sia delle istituzioni, sia dei privati con cui ci si deve confrontare. Le difficoltà che come singole aziende di piccole dimensioni dobbiamo affrontare sono superabili molto più positivamente se vengono affrontate collettivamente.

Inoltre in questi anni l’associazione è diventata sempre di più una piccola comunità: nuove amicizie, scambio di esperienze, scambio di prodotti, aiuto in caso di calamità, insomma essere agricoltori biologici/biodinamici non vuol dire solo produrre cibo, ma anche consolidare un comportamento etico che non è meno importante.

STORIA DEL MOVIMENTO PER UN’AGRICOLTURA “PULITA” IN PROVINCIA DI NOVARA.

A metà degli anni ’80 del secolo passato, sono stati mossi i primi passi per tornare ad un’agricoltura senza chimica (organico minerale) e le prime aziende/esperienze in questa direzione sono state: Cascina canta (riso, cereali, legumi) a Novara, Cooperativa Il Glicine (piccoli frutti) ad Omegna, Azienda agricola E. Sacchi (ortofrutta) a Pombia, Cooperativa Gruppo Abele (ortaggi, piccoli frutti) ad Arona, Villaggio Verde (ortofrutta) a Cavallirio.
Nel 1988 nasce a Novara L’Associazione Semidiluna per la promozione e la diffusione dell’alimentazione biologica, biodinamica e macrobiotica, mentre tra il 1989 e il 90 nascano alcune altre aziende e si costituisce l’associazione novarese per l’agricoltura biologica/biodinamica della provincia di Novara (Anabio). Nel corso deglia nni ’90 Anabio “muore” per mancanza di aziende attive, mentre la Provincia di Novara viene in due: Novara e Verbano-Cusio-Ossola (VCO).
A Novara all’inizio del nuovo secolo 2000 restano attive e certificate bio solo 2 / 3 aziende, nel VCO 1 / 2. La svolta avviene tra il 2000 e il 2005, quando nascono alcune nuove aziende bio, soprattutto il dato positivo è che sono aziende condotte da giovani, quindi nasce la necessità di associarsi per poter superare le difficoltà che come piccole aziende, spesso da sole, sono insuperabili.
Il 26 ottobre del 2005 nasce Bionovara con 20/25 aziende associate, nei rispettivi campi di produzione: ortofrutta, zootecnia, apicoltura, piante aromatiche, trasformazione.
In questi anni Bionovara si è ritagliata un suo spazio non solo a livello provinciale, e il volano per questo ruolo è sicuramente scaturito dalla BioFesta. Inoltre in questi anni si sono organizzate visite guidate presso aziende fuori provincia, corsi di agricoltura biologica e biodinamica, interventi nelle scuole, presenza a convegni e altre iniziative pubbliche.
Il ruolo sicuramente più importante per le aziende socie, Bionovara lo svolge dando la possibilità ai soci di effettuare acquisti collettivi per l’attività agricola (sementi, piantine, biotelo…) cose che per le dimensioni delle aziende associate sarebbe stato problematico.

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